Tullio Pericoli nasce a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) nel 1936. Dal 1961 vive a Milano dove lavora come pittore e disegnatore. Negli anni sessanta inizia a collaborare con “Il Giorno” e negli anni settanta con “Linus", il "Corriere della Sera" e "L'Espresso". Contemporaneamente coltiva una ricerca pittorica sul paesaggio, esponendo le sue opere in sedi pubbliche e in gallerie private. Nei primi anni Ottanta inizia la collaborazione con “La Repubblica” - tuttora attiva - dove esprime principalmente la sua attività di disegnatore e “pittore sui giornali”. Nel 1985 espone i disegni, realizzati per l'Olivetti e pubblicati nel volume Robinson Crusoe, presso il Padiglione di Arte Contemporanea di Milano e, in seguito, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, al Museo Villa Croce di Genova. Nel 1988 pubblica presso la casa editrice Prestel di Monaco il volume Woody, Freud e gli altri, che esce anche in edizione francese, spagnola e americana. Livio Garzanti gli affida l’incarico di realizzare, in un salone della sua casa editrice, una grande pittura murale che viene completata nel 1987. Attraverso il disegno è il titolo della grande esposizione nel 1991 a Palazzo Reale a Milano. Nel 1993 riceve il Premio Gulbransson dall'Olaf Gulbransson Museum di Tegernsee. Nel 1995 disegna scene e costumi per l'opera L'elisir d'amore di Donizetti che va in scena all’Opernhaus di Zurigo e, nel 1998, in un nuovo allestimento alla Scala di Milano. Nel 2002 disegna scene e costumi per Il turco in Italia di Gioacchino Rossini, ancora per l’Opernhaus di Zurigo. Nel 2001 mette in scena Le sedie di Ionesco per il Teatro Studio di Milano, curandone la regia, le scene e i costumi. Parallelamente, oltre alla consolidata collaborazione con testate italiane e straniere e alla produzione ritrattistica, approfondisce la ricerca strettamente pittorica, rivolgendosi soprattutto al tema del paesaggio, vero fondamento della sua attività creativa degli ultimi dieci anni: Terre (Rizzoli 2000), Nature (Bandecchi &Vivaldi 2002), Viaggio nel paesaggio (Nuages 2004), Parti senza un tutto (Lubrina 2006), Paesaggi (Rizzoli 2007), Sedendo e mirando (Skira 2009) sono titoli di volumi usciti in occasione di altrettante mostre dedicate al paesaggio. Nel 2002 espone alla Casa del Mantegna di Mantova e nel 2003 presso lo Spazio Oberdan di Milano. Questa sottile convergenza di differenti generi diventa protagonista nella recente mostra Lineamenti, volto e paesaggio (Museo dell’Ara Pacis, Roma 2010). E nell’autunno 2010 è ancora dedicata al paesaggio la mostra L’infinito paesaggio, organizzata dal FAI nella cornice di Villa Necchi Campiglio a Miano.